Ordine Equestre del  Santo Sepolcro di Gerusalemme

 

LUOGOTENENZA PER L'ITALIA MERIDIONALE TIRRENICA


  Luogotenenza per l'Italia Meridionale TirrenicaIstituita la Delegazione dei Picentini dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

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Luogotenenza per l'Italia Meridionale

 

Istituita la Delegazione dei Picentini 

dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro

di Gerusalemme.

 

Su proposta di S.E. Cav: Gr. Croce Prof. Avv. Gen. Giovanni Napolitano,  Luogotenente per l'Italia Meridionale Tirrenica, Sua Eminenza Reverendissima il Sig. Cardinale Edwin F. O'Brien, Gran Maestr~ dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ha disposto la istt trione della "Delegazione dei Picentini".

L'inaugurazione è avvenuta il 13 aprile 2013, presso il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano ( SA) con l'intervento di un folto pubblico.

 Erano presenti il Luogotenente per l'Italia Meridionale Tirrenica, il Sindaco della città di Pontecagnano, Cav. dr. Ernesto Sica, il Rev. Mons. Comm. Alfonso Punzo, Cerimoniere Ecclesiastico della Luogotenenza e dell'Arcidiocesi Metropolita di Napoli, il Preside della Sezione Napoli - S. Gennaro, dr. Prof. Giovanni Battista Rossi.

Coordinatore della "Delegazione dei Picentini" è stato nominato il Cav. Augusto Sada.

 I comuni picentini sono:

1) Acerno,

2) Castiglione del Genovesi,

3) Giff oni Sei Casali,

4) Giffoni Valle Piana,

5) Montecorvino Pugliano,

6) Montecorvino Rovella,

7) Olevano sul Tusciano,

8) Pontecagnano - Paiano,

9) San Cipriano Picentino,

10) San Mango Piemonte

 Il territorio ricade nel Parco Regionale dei Monti Picentini, comprende le oasi WWF del Monte Accellica e del Monte Polveracchio ed è attraversato da due grandi fiumi: il Picentino ed il Tusciano. Il suo ricco e comune patrimonio storico, artistico e culturale è costituito da numerosi Centri Storici, Chiese, Abbazie, Castelli, Conventi e Palazzi nobiliari.

La popolazione dei Picentini, di origine sannita, era stanziata, nel III secolo a.C., nel Piceno (oggi la parte sud della Regione Marche e il nord dell'Abruzzo, corrispondente alle province di Ascoli Piceno, Macerata, Teramo e Pescara).

Per il periodo romano sappiamo, grazie alle fonti di Plinio il Vecchio e Strabone, che i romani edificarono, nel 268 a.C., nell'attuale provincia di Salerno, Picentia (ora sito di Pontecagnano ), che fu capoluogo di una regione ove fu deportata la gran parte della tribù italica dei Picentini; questa regione da loro prese il nome di "Ager Picentinus".

I Picentini, nella guerra sociale (90 - 88 a.C.), guidati da Iudacilio, insorgeranno contro i Romani. Accadeva, infatti, che i ceti minuti, pastori e piccoli agricoltori, temevano, ulteriori restrizioni dei terreni disponibili mentre i ceti più evoluti, agricoltori e uomini d'affari, erano insofferenti delle leve militari, frequenti ed intense, per imprese che si concludevano, di norma, a vantaggio esclusivo dei cittadini romani.

In questo contesto, nel 91 a. C., venne eletto come tribuno Marco Livio Druso, che, quando tentò di applicare le riforme di Tiberio Gracco, venne, immediatamente, assassinato. Fu, questa, la scintillà che provocò la rivolta popolare, nella penisola, di quasi tutti i soci italici .. Era una rivolta che si palesò subito come moto separatista. La guerra, cominciata con vicende alterne, finì con la capitolazione dei popoli italici federati, tra cui i Picentini e vide la distruzione di Picenti(l (89 a.C.). I Picentini furono allora costretti a spostarsi nelle colline circostanti.

Il territorio dei comuni picentini è contraddistinto da una varietà di paesaggi caratterizzati da aspetti specifici ed unici come la morfologia, la vegetazione, gli insediamenti. Nei Monti Picentini vive ancora la fauna più importante dell'Appennino Meridionale mentre, dal punto di vista ornitologico, sono presenti specie divenute ormai rare in altre parti d'Italia. L'agricoltura, nelle zone di maggiore altitudine, è legata alla castanicoltura, alla corilicoltura ed alla

olivicoltura; nelle aree più basse, si è sviluppata una fertile frutticoltura
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