Ordine Equestre del  Santo Sepolcro di Gerusalemme

 



 


 

LUOGOTENENZA PER L'ITALIA MERIDIONALE TIRRENICA

 


OESSG
Luogotenenza
Cultura
Cavalleria
Terra Santa
Links
Bibliografia


 

"Oportet Gloriari in Cruce Domini Nostri Iesu Christi"

"Occorre gloriarsi nella Croce di Nostro Signore Gesù Cristo"




Panorama di Gerusalemme


 


 

Autodisciplina - Generosità - Coraggio

“... lo zelo alla rinuncia in mezzo a questa società di abbondanza,

il generoso impegno per i più deboli ed i non-protetti ,

la lotta coraggiosa per la giustizia e la pace,

sono le caratteristiche dell’Ordine del Santo Sepolcro ... ”

 

 

    Beato Bartolo Longo

Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme ,

     Fondatore del Santuario di Pompei , in preghiera con il rosario .

 

PREGHIERA

DEL CAVALIERE E DELLA DAMA DEL SANTO SEPOLCRO

 

Signore,

per le Tue cinque piaghe che portiamo sulle nostre insegne

noi Ti preghiamo.
Donaci la forza di amare tutti gli esseri del mondo che il Padre Tuo ha creato
e, più degli altri, i nostri nemici.
Libera la nostra mente ed il nostro cuore dal peccato, dalla parzialità, dall'egoismo e dalla viltà
per essere degni del Tuo sacrificio.
Fa' scendere su di noi, Cavalieri e Dame del Santo Sepolcro, il Tuo Spirito

affinché ci renda convinti e sinceri strumenti di Pace e di Amore fra i nostri fratelli
e, particolarmente, fra coloro che pensano di non credere in Te.
Donaci la Fede per affrontare tutti i dolori della vita quotidiana

e per meritare un giorno di giungere umilmente

ma senza timore al Tuo cospetto.
Amen


 Basilica Santo Sepolcro Gerusalemme - cupole

Cupole della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme



 

 

 


 

Ordo Equestris Sancti Sepulcri Hierosolymitani

Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

Dallo "Statuto" dell'OESSG:

La missione specifica assegnata dal Santo Padre all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è quella di animare nella comunità ecclesiale lo zelo verso la Terra di Gesù e di sostenervi la Chiesa Cattolica e la presenza cristiana. L'Ordine, nei suoi membri, si prefigge la pratica delle virtù evangeliche.

L'Ordine è persona giuridica pubblica nell'ordinamento canonico, come da Lettere Apostoliche di Papa Pio XII del 14 settembre 1949 e di Papa San Giovanni XXIII dell'8 Dicembre 1962, nonchè persona giuridica vaticana come da Rescritto di Papa San Giovanni Paolo II del 1° Febbraio 1996. In ragione della sua attività, l'Ordine opera come Ente Centrale della Chiesa Cattolica, ai sensi dell'art.11 del Trattato Lateranense dell'11 febbraio 1929.



 

 

 

 

 

 

 


Alla vittima pasquale, s´innalzi oggi e sempre il sacrificio di lode.
L´Agnello sulla croce ha redento il suo gregge, l´Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa !

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«Il Sepolcro del Cristo vivente, la Gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».
Sì, ne siamo certi: Cristo è veramente risorto !!!
Amatissimo Signore, portaci la tua salvezza !
Amén, alleluia !



 

 

 


 

 

Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica - OESSG

 

( Lieutenancy Tyrrhenian Southern Italy - EOHSJ)

 

 

Basilica Incoronata in Napoli.JPG 

Basilica dell'Incoronata a Capodimonte, Napoli.


La Sede della Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica

è ubicata presso la Basilica dell'Incoronata in via Capodimonte, n° 13, Napoli (Cap 80136), Tel/Fax 081-7411137.

Gli Uffici sono aperti tutti i giorni feriali dalle ore 16,00 alle ore 19,00.


S.E. Luogotenente Cav. di Gran Croce Prof. Dott. Giovanni Battista Rossi, e-mail : luogotenente@oessg-lgimt.it 

  Segretario Cav. di Gran Croce Dr. Eduardo Sangiovanni, e-mail: segretario@oessg-lgimt.it



LUOGOTENENZA PER L'ITALIA MERIDIONALE TIRRENICA : articoli e notizie 


ORGANIGRAMMA della Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica : SEZIONI  E  DELEGAZIONI   


SEDE DELLA LUOGOTENENZA : Basilica dell'Incoronata a Capodimonte, Napoli





 

 

 


 

 

I quattro capi della prima Crociata (1096-1099) indetta da Papa Urbano II :
Goffredo di Buglione, Raimondo IV di Tolosa, Boemondo di Taranto e Tancredi di Altavilla.

 


  ARTICOLI  IN  EVIDENZA



Meditazione del Gran Maestro Card. Fernando Filoni in occasione della Santa Messa celebrata presso il Santo Sepolcro di Gerusalemme il 10 maggio 2022 

Una Pasqua da vivere, riflessione del Card. Fernando Filoni, Gran Maestro OESSG

Meditazione di S.B. Patriarca Pizzaballa, II° Domenica di Quaresima 2022: la trasfigurazione di Gesù 


Ricordo biografico del Cav. di Gran Croce Giuseppe Raimondi, Preside e Tesoriere della Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica (26-08-1937 - 08-02-2022), a cura del Grand'Uff. Carlo Sarno

La Terra che dà Vita alla vita: intervista di Elena Dini a padre Sergio Rotasperti, guida di pellegrinaggi in Terra Santa


Lo stato dei progetti di solidarietà in Terra Santa: resoconto del sostegno apportato dall'Ordine del Santo Sepolcro nel 2021

I Cavalieri del Santo Sepolcro operatori di pace: un cuore che batte in tutti i continenti, del Card. Fernando Filoni, Gran Maestro OESSG

Acquisizione e donazione alla Custodia di Terra Santa  del nucleo principale del Getsemani: i Fratelli Brancovich, Cavalieri del Santo Sepolcro, di S.E. il Luogotenente Cav. Gr. Croce Giovanni Battista Rossi

Lectio del Vangelo di Matteo 17, 1-9, di don Cesare Mariano

L'avvento del Regno: meditazione sul terzo Mistero della Luce, di don Cesare Mariano

Ricordo del Grand'Uff. Aldo Lucatelli, ex-Segretario della Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica (28 marzo 2015 - 28 marzo 2020), di S.E. il Luogotenente Cav. Gr, Cr. Giovanni Battista Rossi

I membri dell'Ordine sono come degli ambasciatori della Terra Santa, intervista al Card. Pietro Parolin Segretario di Stato della Santa Sede

S.E. Arciv. Mons. Tommaso Caputo (Priore della Sezione Napoli - Beata Vergine del Rosario), nuovo Assessore dell'Ordine OESSG

Il Santo Sepolcro di Gerusalemme: genesi e metamorfosi di un modello, di Massimiliano David

Articolo a cura del Patriarcato Latino di Gerusalemme sul Convegno "Napoli e Gerusalemme dal medioevo ai giorni nostri" del 14-06-2019:  Il Regno di Napoli e Gerusalemme , di Giovanni Malaspina

 Meditazione sulla Pentecoste (09.06.2019) , di Mons. Pierbattista Pizzaballa Amm. Apost. del Patriarcato Latino di Gerusalemme

 In Terra Santa per divulgare la devozione alla Vergine di Pompei , di Tiziana Campisi ( Vatican News, 5 giugno 2019)

 Riflessioni sul tema dell'Avvento, a cura di Mons. Nicola Longobardo 

" I CRISTIANI D'ORIENTE OGGI : TIMORI E SPERANZE ", Lettera Pastorale del Consiglio dei Patriarchi Cattolici d'Oriente (20.05.2018)

" GAUDETE ET EXSULTATE " , Esortazione Apostolica di Papa Francesco del 19 marzo 2018 

Omelia per il 1 Gennaio 2018: Maria, Madre di Dio , di Mons. Pierbattista Pizzaballa Amm. Apost. del Patriarcato Latino di Gerusalemme 

Omelia della Domenica di Pasqua 2017, di Mons. Pierbattista Pizzaballa Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme

"La Parola è un dono. L'altro è un dono", Messaggio per la Quaresima 2017 di S.S. Papa Francesco

Centinaia di Cavalieri  Dame sui passi del Beato Bartolo Longo a Pompei per il pellegrinaggio giubilare dell'Ordine in occasione dell'Anno della Misericordia (15 ottobre 2016) , articolo tratto dal sito del Gran Magistero 

 La concretezza della solidarietà : un'iniziativa della Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica , a cura del sito del Gran Magistero

Lettera Pastorale di Pasqua 2016 , di S.E. Card. Edwin O'Brien Gran Maestro dell'OESSH

Pellegrini della Misericordia in Terra Santa , a cura dell'Ufficio Comunicazione del Gran Magistero coordinato da Mons. Fortunato Frezza

" Terra Sancta Museum " a Gerusalemme : torniamo alle radici del Cristianesimo , intervista a Padre Pierbattista Pizzaballa Custode di Terra Santa

" LAUDATO SI' " , Lettera Enciclica di Papa Francesco del 24 maggio 2015

" Un pensiero per il Tempo Pasquale ", Lettera di S.E. Card. Edwin O'Brien Gran Maestro dell'OESSH (12-4-2015)

" La nostra storia fonte della nostra identità, la nostra identità fonte della nostra vita " , Lettera per Pasqua 2015 di S.E. Mons. Fortunato Frezza , Cerimoniere del Gran Magistero dell'OESSG 

Omelia di Papa Francesco in occasione della Visita Pastorale a Napoli (Concelebrazione Eucaristica in Piazza Plebiscito del 21 marzo 2015)  

I Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme : considerazioni storico teologiche , di Francesco Russo  

" Evangelii Gaudium ", Esortazione Apostolica di Papa Francesco sull'annucio del Vangelo nel mondo attuale (24 novembre 2013) 

Omelia del Cardinale Edwin O'Brien per la Messa di chiusura del Pellegrinaggio e Investitura alla Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma (15 settembre 2013)

Discorso di S.S. Papa Francesco al pellegrinaggio a Roma dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (13 settembre 2013)

Santa Messa con i Cardinali nella Cappella Sistina: Omelia di Papa Francesco (14 marzo 2013) 

Lettera per l'Anno della Fede 2012-2013 , di S.E.R. Arciv. Mons. Beniamino Depalma Gran Priore della Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica
 

Il Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme rispettoso fratello dei fedeli di altre religioni , di Mons. Vincenzo Taiani  

Riflessioni sul Pellegrinaggio in Terra Santa dei Cavalieri del Santo Sepolcro della Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica 25 aprile-2 maggio 2012, di Fabio Rispoli

Anselmo Adorno, Cavaliere del Santo Sepolcro e la Jerusalemkerk di Bruges , di Giovanni Battista Rossi  

Gerusalemme come madrepatria universale , del Card. Gianfranco Ravasi     

Il combattimento spirituale (S. Paolo, Lettera Ef. 6,10-20) , del Card. Carlo Maria Martini    


Particolare immagine del francobollo celebrativo dell'Ordine.

Riproduce l’arazzo dipinto dall’artista Mario Albertella, agli inizi del Novecento,

dal titolo “SAN PIO X E L’ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO DI GERUSALEMME”

andato distrutto durante la seconda guerra mondiale

 

 


 

 

 


 

 

 

 

 



 


 

 

 


 

 

 

"SANCTUM SEPULCRUM"

Il Santo Sepolcro

The Holy Sepulcre

 

Hierusalem - Gerusalemme - Jerusalem

 

 

 

 Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme

 


"Il Santo Sepolcro è il simbolo della comune Passione con Gesù

ed anche la nostra speranza nella Resurrezione" (Phil. 3/10)

 

 

 


 

 


 

 

 

 

Il luogo più sacro della cristianità :

 

 

Il Santo Sepolcro di

Nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo

a Gerusalemme

 

 

- il luogo della crocifissione, morte, sepoltura e risurrezione di Gesù -

 

 

Basilica dell'Anastasis / Resurrezione

 

 

 

 

Per approfondimenti vai al sito della  Custodia di Terra Santa

 

oppure al sito dello  Studium Biblicum Franciscanum

 

 

per una visita virtuale a 360° del Santo Sepolcro

www.360tr.com/kudus/kiyamet_eng/index.html

 

Online la nuova Guida del Pellegrino " IL SANTO SEPOLCRO ", a cura della Custodia di Terra Santa 

 

 


 

 







 

PAPA FRANCESCO

"...Questa storia della prima comunità cristiana ci dice una cosa molto importante, che vale per la Chiesa di tutti i tempi, anche per noi: quando una persona conosce veramente Gesù Cristo e crede in Lui, sperimenta la sua presenza nella vita e la forza della sua Risurrezione, non può fare a meno di comunicare questa esperienza. E se questa persona incontra incomprensioni o avversità, si comporta come Gesù nella sua Passione: risponde con l’amore e con la forza della verità..."

Papa Francesco (Regina Coeli, III Domenica di Pasqua, 14 aprile 2013)


 DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI AL PELLEGRINAGGIO
DELL' ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO DI GERUSALEMME

Aula Paolo VI, Venerdì, 13 settembre 2013


Signor Cardinale,

Membri del Gran Magistero e Luogotenenti,
cari fratelli e sorelle!
Do il mio benvenuto a tutti voi, che rappresentate l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. In particolare saluto il Cardinale Edwin O’Brien, Gran Maestro dell’Ordine, e lo ringrazio per le parole che mi ha indirizzato a nome di tutti. Saluto il Gran Priore, Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
Vi siete riuniti a Roma in occasione della Consulta Mondiale dell’Ordine, che ogni cinque anni è convocata per riflettere sulla situazione della comunità cattolica in Terra Santa, valutare le attività svolte e stabilire le direttive per il futuro. Contemporaneamente si tiene il Pellegrinaggio Internazionale, che vede la partecipazione di oltre duemila persone. Vi ringrazio per la vostra visita e desidero esprimere il mio apprezzamento e incoraggiamento per le iniziative di solidarietà che l’Ordine promuove in favore dei Luoghi Santi e che negli ultimi anni si sono sviluppate e allargate. In quest’Anno della fede, il vostro pellegrinaggio è alla Tomba dell’Apostolo Pietro, segnato dalla preghiera e dalla catechesi sul tema della fede. Partendo da questi elementi, vorrei farmi guidare da tre parole, che ho già proposto all’inizio del mio ministero, ma che possono offrire anche all’attività del vostro Ordine motivi di riflessione. Le tre parole sono: camminare, costruire e confessare.
1. Camminare. Voi state vivendo l’esperienza del pellegrinaggio, che è un grande simbolo della vita umana e cristiana. Ognuno di noi può essere “errante” o “pellegrino”: o errante, o pellegrino. Il tempo che viviamo vede molte persone “erranti”, perché prive di un ideale di vita e spesso incapaci di dare senso alle vicende del mondo. Con il segno del pellegrinaggio, voi mostrate la volontà di non essere “erranti”. Il vostro cammino è nella storia, in un mondo in cui i confini si allargano sempre di più, cadono molte barriere e i nostri cammini sono legati in modo sempre più stretto a quello degli altri. Siate testimoni del senso profondo, della luce che porta la fede; sappiate conservare la grande ricchezza di valori, di sapienza del passato, ma vivendo intensamente il presente, impegnandovi nell’oggi, con lo sguardo verso il futuro, aprendo orizzonti di speranza con la vostra opera, per dare un volto più umano alla società.
2. Ed ecco allora la seconda parola: costruire. Camminare per costruire la comunità, soprattutto con l’amore. L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ha una storia quasi millenaria: il vostro è uno dei più antichi Ordini assistenziali, caritativi tuttora attivi. Istituito per la custodia del Santo Sepolcro, ha goduto di una speciale attenzione da parte dei Vescovi di Roma. Costruire con la carità, con la compassione, con l’amore. E infatti il vostro pellegrinaggio ha anche una finalità caritativa, in favore dei fratelli e sorelle della Terra Santa, specialmente dei più bisognosi, di coloro che stanno vivendo momenti di sofferenza, di tensione e di timore. E anche dei nostri fratelli cristiani che soffrono tanto. A loro rivolgo con grande affetto un saluto e un abbraccio, a tutti - cristiani e non cristiani -, assicurando la mia preghiera quotidiana.
3. Ma il vostro camminare per costruire nasce dal confessare in modo sempre più profondo la fede, cresce dal continuo impegno di alimentare la vostra vita spirituale, da una formazione permanente per una vita cristiana sempre più autentica e coerente. Questo è un punto importante per ciascuno di voi e per l’intero Ordine, perché ognuno sia aiutato ad approfondire la sua adesione a Cristo: la professione di fede e la testimonianza della carità sono strettamente connesse e sono i punti qualificanti e di forza – punti di forza – della vostra azione. Un vincolo antico vi lega al Santo Sepolcro, memoria perenne di Cristo crocifisso che vi è stato deposto e di Cristo risorto che ha vinto la morte. Gesù Cristo crocifisso e risorto sia realmente il centro della vostra esistenza e di ogni vostro progetto personale e associativo. Credere nella potenza redentrice della Croce e della Risurrezione, per offrire speranza e pace. In modo particolare, la Terra di Gesù ne ha tanto bisogno! La fede non allontana dalle responsabilità che tutti siamo chiamati ad assumerci, ma al contrario provoca e spinge a un concreto impegno in vista di una società migliore.
Il Signore vi aiuti ad essere sempre ambasciatori di pace e di amore tra i fratelli. Sarà Lui a rendere sempre feconda la vostra opera. La Vergine di Nazareth vi assista nella vostra missione di guardare con amore i Luoghi dove Cristo è passato beneficando e risanando. Vi accompagni anche la mia Benedizione, che imparto a voi e all’intero Ordine.



Ordo Equestris Sancti Sepulcri Hierosolymitani 


S.E.R.ma Cardinale Fernando Filoni

Gran Maestro dell'Ordine





Meditazione del Gran Maestro Card. Fernando Filoni in occasione della Santa Messa celebrata al Santo Sepolcro di Gerusalemme il 10 maggio 2022.

Cari Fratelli e Sorelle,
Quale emozione!
Siamo qui di fronte al luogo in cui la pietà umana aveva raccolto il corpo straziato e senza vita del Crocifisso. Qui parve chiudersi ogni aspettativa, ogni speranza di chi lo aveva seguito e amato.  Ogni sepolcro, infatti, è la conclusione della vita umana.
Qui attorno al luogo in cui ci troviamo, i pochi ultimi discepoli di Gesù, Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo e le donne che si erano prese l’estrema cura del suo corpo si scambiano gli ultimi sguardi, versarono le ultime lacrime e si dissero le ultime angosciate parole.  L’evangelista Matteo ricorda che “lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Magdala e l’altra Maria” (Mt 27, 61). Poi rotolata la pietra, se ne partirono.
Il corpo del Maestro era rimasto nella pace della morte, nel buio del sepolcro e della notte che scendeva.
Partendo, ognuno portava con sé i propri pensieri tristi, non dissimili da quelli che accompagnano ogni sepoltura; ma qui c’era anche lo strazio della morte ingiusta di un uomo buono, non di un malfattore, e questo era ancora più atroce.
Il corpo del “Figlio dell’uomo” (Dn 7, 13), secondo l’ingiunzione del Creatore, “Polvere tu sei e in polvere ritornerai!” (Gen 3, 19), restava esanime nel sepolcro.  Era la conclusione di tutto.
Ma l’Eterno, a cui Gesù aveva affidato la sua vita negli ultimi istanti prima di spirare, volle che la fiducia in lui riposta non fosse spenta dalla morte. In verità, Gesù aveva sempre proclamato la propria speranza nell’Onnipotente, nel Padre suo, e ne aveva chiesta ai suoi discepoli: “Abbiate fede in Dio e abbiate fede in me” (Gv 14,1). Aveva anche proclamato: “Io sono la vita” (Gv 14, 6).  Ora che senso aveva la sua morte? La sua fine? Possibile che fosse stato tutto un inganno?
Pensare diversamente non appartiene alla ragionevolezza umana. Gesù, infatti, assumendo la natura di uomo aveva accettato il percorso della propria esistenza fino alla morte, anche amara e senza apparente speranza, sino al sepolcro.
Tuttavia, ora la fede di Gesù sembrava spenta con lui nel sepolcro, nel silenzio legato alla caducità che porta con sé la morte del “Figlio dell’uomo” (Dn 7, 13)?
Davanti a questo Sepolcro noi impariamo la fede. Il silenzio della fede. Qui non scopriamo il silenzio di Dio, ma il silenzio della fede. Siamo però di fronte al mistero che muta un luogo di putrefazione in solco di vita.
Tre giorni tutto questo!
Poi “dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba” (Mt 28, 1) e noi, esistenzialmente, con loro!  Il sepolcro è vuoto.
Qui avvenne il primo annunzio; Chi cercate? Il Signore è risorto!
Gesù incontra i suoi, li aiuta a superare il turbamento, li pacifica nello spirito; sta con loro, dona la pace; egli è il Vivente.
Davanti a questo Luogo, Santo perché la santità di Dio si è manifestata in modo inaudito, noi, oggi, lo ripeto, impariamo la fede. Incontriamo ugualmente Gesù vivo nella fede e nella grazia sacramentale dell’Eucaristia, dove ha scelto di continuare a stare, in modo misterioso, tra noi e nella storia.  “Io sono la vita!” (Gv 14, 6), aveva detto. Non ci sono molti commenti o ragionamenti da fare per convincere.
Ci resta, o come Maria di Magdala, rispondere “Rabbunì, Maestro mio!” (Gv 20, 16); oppure come Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!” (Gv 20, 28).  Non c’è altro!
L’Eucaristia che oggi celebriamo in questo Sepolcro Santo non è il rito per un defunto, ma la celebrazione della risurrezione del Signore che viene a noi dato come dono vivo: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la carne, per la vita del mondo” (Gv 6,51). 
Vorrei che questi fossero i sentimenti che ci accompagnano nella presente celebrazione, nella quale sono spiritualmente presenti tutti i nostri Cavalieri e Dame, i nostri parenti ed amici.
Gesù è risorto, Gesù è il Vivente nell’Eucaristia, e io ho incontrato il Risorto. Amen!



Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

Equestrian Order of the Holy Sepulchre of Jerusalem

Ordre équestre du Saint-Sépulcre de Jérusalem

Orden Ecuestre del Santo Sepulcro de Jerusalén

Ordem Equestre do Santo-Sépulcre de Jerusalém

Ritterorden vom Heiligen Grab zu Jerusalem

Ridderorde van het Heilig Graf van Jeruzalem

Ridderordenen av Den Hellige Grav i Jerusalem

Zakon Rycerski Grobu Bozego w Jerozolimie 

Ιππική διαταγή του ιερού τάφου της Ιερουσαλήμ

Конноспортивный заказ святейшей могилы Иерусалима

马术的顺序在耶路撒冷的圣墓

예루살렘의 신성한 무덤의 기마 순서

エルサレムの神聖な墓の乗馬順序

 

Gran Magistero dell'O.E.S.S.G. 
00120 - Città del Vaticano
Tel.   39 - 6 - 6828121
Fax    39 - 6 - 68802298

E-Mail:  gmag@oessh.va

Sito Web :  www.oessh.va 

( sito ufficiale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme )





Andiamo tutti in Terra Santa  !!!

  

Gerusalemme: Basilica del Santo Sepolcro vista dall'alto.

 

Il Papa ci invita ad andare nei Luoghi Santi che hanno visto il Figlio di Dio , Gesù Cristo , agire per il bene e la salvezza dell'umanità .

L'esperienza di vivere alcuni momenti della propria vita nei luoghi in cui è vissuto Gesù è fortemente valida per irrobustire la nostra fede: la Terra Santa è il Quinto Vangelo, ci parla attraverso i sensi della vita storica di Gesù, ci mostra quanto sia stata reale e bella e significativa la Sua vita. I Vangeli acquistano uno spessore inatteso, e tutto risulta più chiaro, più coinvolgente, più comunicativo, e sorge forte nell'anima del credente-pellegrino il desiderio di comunicare anche agli altri la gioia dell'incontro con Gesù!

Occorre andare in Terra Santa non per guardare le apparenze, ma con cuore sincero e buona volontà, con vero spirito di "pellegrino"... un pellegrino che è pronto a ripetere quel " si " che disse Maria, che è pronto ad affrontare con gioia la sua missione, che è pronto ad essere santo per amore di Lui e del prossimo,  che è pronto a ricevere il Signore per poi donarlo in uno spirito eucaristico e trinitario di condivisione e solidarietà.  Occorre andarci perché la Terra Santa ha bisogno di veri cristiani, testimoni di Cristo, per raggiungere la pace.   Occorre andarci per tutti coloro, nostri fratelli, che in questo momento soffrono la povertà e la fame per la mancanza del sostegno economico dei pellegrini. 

Andiamo tutti in Terra Santa perché è in Cristo Risorto dal Santo Sepolcro di Gerusalemme tutta la nostra fede !  

 

 

stemma 

 

logo 

 


S.E.Rev.ma Arcivescovo Padre Pierbattista Pizzaballa o.f.m.

Patriarca Latino di Gerusalemme

Gran Priore dell'Ordine

 

Il Patriarcato Latino di Gerusalemme

(The Latin Patriarchate of Jerusalem)


 

La Conchiglia del Pellegrino

(consegnata ai Confratelli pellegrini in Terra Santa dal Patriarca Latino di Gerusalemme)

 


 

 

 

Appello ai cristiani di tutto il mondo

dell'ex Custode di Terra Santa Rev.mo Padre Pierbattista Pizzaballa o.f.m.

(Napoli, incontro con l'ONP del 7-2-2008)

" STARE SUL POSTO ! "

" STARE SUI LUOGHI SANTI DI CRISTO ! "

"...stare sul posto come significativa presenza dei cristiani nei Luoghi Santi,

stare sul posto con la fede e la carità che Gesù ci ha insegnato,

stare sul posto per alimentare la speranza di pace per tutti..."

 


M. Rev. Fra Francesco Patton

Custode di Terra Santa

 

   

 

www.custodia.org 

Sito web della Custodia Francescana di Terra Santa


"...Quello della Terrasanta è un pellegrinaggio unico che non si può paragonare a nessun altro pellegrinaggio. Venire in Terra Santa significa venire per incontrare Cristo. La Terra Santa è il Quinto Vangelo, come definì Paolo VI, dove le pietre parlano di Gesù, parlano della sua storia, parlano della rivelazione di Dio all’uomo. Questo è il significato di sempre che oggi assume un valore ancora più importante. Il compito dei Francescani di Terra Santa è aiutare i pellegrini, non soltanto per accoglierli nei Luoghi Santi, ma per percorrere con loro questo itinerario di fede che è molto importante. Gerusalemme è il cuore della Terra Santa, la sintesi dell’azione di Dio per il bene di tutta l’umanità. Lo esprime con parole piene di emozione Giovanni Paolo II: “Quanti ricordi, quante immagini, quanta passione e che gran mistero avvolge la parola Gerusalemme! Per noi cristiani rappresenta il punto geografico dell’unione fra Dio e gli uomini, fra l’eternità e la storia.” Fare un pellegrinaggio in Terra Santa significa mettersi in cammino e fare del viaggio fisico un “cammino dell’anima”. Camminare su questa terra con il cuore, l’anima e la mente in ascolto, per fare l'Incontro..."

"...Il cuore del mondo sta in Terra Santa, il cuore del mondo batte a Gerusalemme...la Terra Santa è la terra della rivelazione, del dono della legge, dell'incarnazione, è la terra di Cristo, nella quale convergono tutte le nostre aspirazioni e speranze...".  Fr. Pierbattista Pizzaballa , Custode di Terra Santa.

 

 

 

 



  

STRUMENTI DI PACE E DI AMORE

(tratto dalla Preghiera del Cavaliere del Santo Sepolcro)

"...Fa' scendere su di noi, Cavalieri e Dame del Santo Sepolcro , il Tuo Spirito

affinché ci renda convinti e sinceri strumenti di Pace e di Amore fra i nostri fratelli
e, particolarmente, fra coloro che pensano di non credere in Te..."



L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

propone a tutti gli uomini di essere "strumenti di Pace e di Amore" nel mondo,

sull'esempio di Cristo crocifisso morto e risorto per amore dell'umanità.

 


 Ordo Equestris Sancti Sepulcri Hierosolymitani 


" Sarete voi i miei testimoni in Gerusalemme ,

in tutta la Giudea e Samaria , fino al confine della Terra " (Act. 1/8)


RESURREZIONE , di Beato Angelico, Convento di San Marco, Firenze


La Cavalleria si definisce come auto-disciplina, generosità e coraggio. Chiunque non abbia la ferma volontà di sviluppare e di approfondire questi comportamenti nella sua vita, non potrà mai essere un vero Cavaliere. Lo zelo alla rinuncia, in mezzo a questa società di abbondanza, il generoso impegno per i più deboli ed i non-protetti, la lotta coraggiosa per la giustizia e la pace, sono le caratteristiche dell'Ordine del Santo Sepolcro .

Il legame con Gerusalemme che si manifesta nell'Ordine ed esige la responsabilità per i Luoghi Santi orienta i nostri desideri verso la Gerusalemme celeste . (Gal. 4/26) 

  

Il Santo Sepolcro è il simbolo della comune Passione con Gesù ed anche la nostra speranza nella Resurrezione . (Phil. 3/10)

La Croce che portiamo non è un gioiello , ma la testimonianza di sottomissione alla legge della Croce . La forma della Croce usata nell'Ordine ci ricorda le ferite del Signore ed inoltre le piaghe dalle quali la Terra Santa sta perdendo il suo sangue .

La Conchiglia del Pellegrino ricorda l'impegno di aiutare i bisognosi e la realtà di essere pellegrini in questa terra.

La condotta morale ed il sentimento cristiano sono le prime esigenze per poter essere ammessi nell'Ordine.  La pratica della Fede cristiana si deve dimostrare nel seno della propria famiglia, sul posto di lavoro, nell'ubbidienza al Santo Padre e collaborando nella propria Parrocchia e nella propria Diocesi alle attività cristiane.

Questa distinzione dell'Ordine richiede dai suoi membri: devozione religiosa, partecipazione alle attività della Chiesa, apostolato laico, disponibilità per il servizio della Chiesa, cura dello spirito ecumenico , soprattutto tramite l'interesse vivo verso i problemi confessionali in Palestina.

La particolarità dell'Ordine consiste nell'impegno per i Luoghi Santi di Gerusalemme e nei doveri per la Chiesa in Palestina .  Non si potrà mai notare abbastanza che l'opera caritativa dell'Ordine deve avere le sue radici nella spiritualità dei suoi membri. L'Ordine del Santo Sepolcro, Ordine Cavalleresco della Chiesa Cattolica, propone due finalità fondamentali: rafforzare nei suoi Membri la pratica della vita cristiana in fedeltà al Sommo Pontefice secondo gli insegnamenti della Chiesa; sostenere ed aiutare le opere e le istituzioni della Chiesa Cattolica in Terra Santa, particolarmente quelle del Patriarcato Latino di Gerusalemme.

In Terra Santa vivono i discendenti delle comunità Cristiane fondate dagli Apostoli, prima Chiesa e "madre" di tutte le Chiese della cristianità. I Cristiani sono oggi una minoranza e spesso vivono in situazioni socio-religiosi difficili per la sicurezza delle famiglie. Occorre quindi evitare la Loro diaspora, per non rendere la Terra Santa un "Museo Vuoto", poiché sono i Cristiani le "pietre vive" che testimoniano e trasmettono il Vangelo dal tempo in cui fu annunciato da Gesù in questo territorio. In tal senso si impegna l'Ordine a consolidare la presenza cristiana in Terra Santa, e sensibilizzare e diffondere nella società contemporanea la necessità di questa missione di solidarietà.

Fortificati nella fede e nella carità i Cavalieri e le Dame del Santo Sepolcro parteciperanno, nello spirito delle gloriose tradizioni dell’Ordine, all’apostolato dei laici voluto dalla Chiesa contribuendo con la loro testimonianza di amore a Dio e al prossimo.
Impegno arduo, in cui i Cavalieri del Santo Sepolcro saranno illuminati ed aiutati dalla Patrona dell’Ordine: La Beata Vergine Maria, Regina della Palestina e dall’esempio degli appartenenti all’Ordine innalzati all’onore degli altari: Sua Santità Pio X, il Cardinale Andrea Carlo Ferrari, il Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster e Bartolo Longo .

 

cavalieri

Cavalieri in un quadro del pittore fiammingo Van Eyck


 

 

 





Statua di San Paolo nella Basilica di San Paolo fuori le mura,

con sullo sfondo il ritratto di Benedetto XVI, il Papa che ha voluto “l’anno Paolino”.

 

"Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere e superare tutte le prove"

Dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesini (6,10-20)

 

"...Fratelli, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi...". S. PAOLO Ap.

 

"Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male"

San Paolo, Lettera ai Romani (12,21)




 
 

Dal libro "E' veramente Risorto !" ,

di don Sabino Palumbieri sdb

 

...Non è più il tempo delle Crociate, il nostro. Non si tratta, dunque, di liberare il Sepolcro di Cristo dagli infedeli. Si tratta di liberare ogni povero cristo dal suo sepolcro. L'uomo di oggi, particolarmente, è murato nella tomba del suo scetticismo, delle sue angosce, delle sue oppressioni, delle sue delusioni, delle sue frustrazioni. Miliardi di uomini sono nei sepolcri di una condanna a vita per fame, analfabetismo, schiavitù politica, economica, dipendenza culturale. C'è oggi il fenomeno vasto dell'insignificanza della vita. Senza il significato fondamentale, l'uomo giace nella tomba dell'assurdo. Il credente (ndr: e quindi soprattutto il Cavaliere del Santo Sepolcro) , risorto con il Cristo risorto, sa che la sua 'fisiologia pasquale' è proporzionata alla sua capacità di essere segno e strumento del Signore della storia, che annuncia all'uomo del XXI secolo: " Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio... Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete... L'ho detto e lo farò!  Oracolo del Signore Dio " (Ez 37, 12-14).

 


 

VENI CREATOR SPIRITUS

Il testo è uno dei più importanti e tradizionali inni della liturgia cristiana della festa di Pentecoste, e si rivolge allo Spirito Santo. La tradizione lo attribuisce a Rabano Mauro (786-856), abate del monastero tedesco di Fulda e in seguito arcivescovo di Magonza. Si sa per certo che il Concilio Laterano IV (1215) impose che si cantasse questo inno all’inizio delle riunioni del capitolo delle cattedrali, quando veniva convocato per eleggere un nuovo vescovo.  L'inno "Veni, creator Spiritus" è sempre cantato nelle Cerimonie di Investitura dei Cavalieri, Dame e Sacerdoti dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme .  Questo brano è un esempio supremo del canto gregoriano, e cioè, come scrisse un benedettino francese del XIX secolo, “di una musica che è allo stesso tempo parola e canto, possente e solenne, anche se ricca di semplicità e di naturalezza: una musica, insomma, che non cerca se stessa, che non vuole essere ascoltata per se stessa, ma che appare piuttosto come l’espressione spontanea del pensiero e del sentimento di devozione, come la lingua dell’anima sfiorata dalla mano di Dio. Proprio come essa scaturisce dal cuore, penetra anche direttamente nel cuore dell’ascoltatore, se ne appropria e lo conduce in beata commozione verso il cielo”.  Il testo originale è costruito su sei strofe, che comprendono la dossologia finale.

 

Veni , creator Spiritus ,

mentes tuorum visita ,

imple superna gratia ,

quae tu creasti , pectora .

 

Qui diceris Paraclitus ,

donum Dei altissimi ,

fons vivus , ignis , caritas

et spiritalis unctio .

 

Tu septiformis munere

dextrae Dei tu digitus ,

tu rite promissum Patris

sermone ditans guttura .

 

Accende lumen sensibus

infunde amorem cordibus ,

infirma nostri corporis

virtute firmans perpeti .

 

Hostem repellas longius

pacemque dones protinus ;

ductore sic te praevio

vitemus omne noxium .

 

Per te sciamus da Patrem ,

noscamus atque Filium ,

Te utriusque Spiritum

credamus omni tempore . Amen .

 

 

 

Vieni , o Spirito creatore ,

visita le anime dei tuoi fedeli ,

riempi di celeste grazia

i cuori che hai creato .

 

Tu che sei chiamato Paraclito ,

il dono dell'Altissimo ,

sorgente viva , fuoco , carità

e unzione spirituale .

 

Tu Spirito settiforme ,

dito della destra paterna ,

tu promesso dal Padre che

con la parola dischiudi le labbra .

 

Accendi la luce nei sensi ,

infondi nei cuori l'amore ;

fortifica la nostra debolezza

con il tuo vigore eterno .

 

Respingi da noi il nemico ,

donaci senza indugio la pace ;

fa' che sotto la Tua guida

evitiamo ogni male .

 

Concedi di conoscere il Padre, tuo tramite,

ed anche il Figlio ,

fa' che sempre crediamo

in Te , loro comune Spirito . Amen .

 




 

 

   

 


 

 

 

OESSG

Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica

 

 

E-mail: info@oessg-lgimt.it

Web: www.oessg-lgimt.it

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OESSG - LUOGOTENENZA PER L'ITALIA MERIDIONALE TIRRENICA  , via Capodimonte, 13, - 80136 , Napoli, tel/fax: 081-7411137, e-mail: luogotenente@oessg-lgimt.it .


Sito autorizzato dal Luogotenente per l'Italia Meridionale Tirrenica S.E. Cav. di Gran Croce Prof. Dott. Giovanni Battista Rossi.