Ordine Equestre del  Santo Sepolcro di Gerusalemme

 

LUOGOTENENZA PER L'ITALIA MERIDIONALE TIRRENICA


  CULTURA E SPIRITUALITA' : I principali obiettivi dell'Ordine (OESSG) , del Card. Carlo Furno

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I principali obiettivi dell'Ordine (OESSG) 

del Card. Carlo Furno

 

S.E. Rev.ma il Signor Card. Carlo Furno, Gran Maestro Emerito dell'OESSG.

 

I principali obiettivi dell'Ordine sono i seguenti :

 

1) Conoscere e amare la Terra Santa

Questa striscia di terra, che ha fatto esperienza dell'evento più importante e più trascendente nella storia della umanità, contiene le radici della nostra religione Cattolica. Noi non possiamo ignorare queste radici; piuttosto le dobbiamo coltivare e preservare. Sua Santità il Papa Paolo VI nella sua Esortazione "Nobis in Animo" del 25 marzo 1974, ripeteva questo appello quando scriveva: " Questa terra benedetta è così diventata, in un certo senso, l'eredità spirituale dei Cristiani del mondo intero, che sognano di poterla visitare come pellegrini almeno una volta nella vita, per esprimere la loro devozione e manifestare il loro amore per Dio che si fece Bambino a Betlemme, giovane lavoratore a Nazareth, divino Maestro e operatore di miracoli in tutta la regione, il Cristo Crocifisso del Calvario, il Redentore risorto dalla tomba ".

 

2) Conoscere la Terra Santa e i suoi problemi

Tutti noi sappiamo quanto critica e pericolosa sia attualmente la situazione politica della Terra Santa e non possiamo ignorare la necessità di suscitare l'interesse dei nostri amici e conoscenti, perché seguano con reale partecipazione la situazione di questo popolo che ha sofferto per anni, aspettando la pace che ora sembra meno distante.

Il Santo Padre Giovanni Paolo II, che non cessò mai di fare udire la sua voce per fare appelli periodici per la pacificazione di queste terre, espresse la sua angoscia di padre universale nella Lettera Apostolica "Redemptionis Anno".

Questa situazione e queste condizioni fanno salire alle labbra le Parole del Profeta :" Per amore di Sion, non resterò in silenzio, per amore di Gerusalemme non mi darò pace finché la sua giustizia non risplenda come l'alba e la sua vittoria come una torcia ardente " (Isaia 62,1). E continuava :" Io penso e anelo a quel giorno in cui tutti saremo così istruiti da Dio da ascoltare il Suo messaggio di riconciliazione e di pace ".

 

3) Preghiera e carità

Questi sono due importanti strumenti di cui la Chiesa sottolinea la necessità, per fornire assistenza ai nostri fratelli e sorelle Cristiani e a tutti quelli che, senza alcuna colpa, vedono la loro patria divenire così tante volte un campo di battaglia e una sorgente di odio.

Questa è la missione che la Chiesa affida alla responsabilità e alla preoccupazione caritativa dell'Ordine. In un tempo in cui l'umanità osserva con apprensione e anche con speranza la Città di Gerusalemme, questo luogo dove il Figlio di Dio incarnato ha portato la pace e predicato il Suo messaggio di speranza, noi dobbiamo sentirci obbligati a preservare il carattere sacro di questi Luoghi e garantire l'esistenza delle comunità dei nostri fratelli e sorelle Cristiani che vivono lì. E' solo in questo modo che noi possiamo adempiere la speciale missione che il S. Padre e la Chiesa hanno affidato al nostro Ordine. Possa Dio darci la forza e la volontà di raggiungere questo fine.

 

Che il Signore ci dia la forza di continuare uniti nel nostro tentativo di portare consolazione e aiuto alla Chiesa di Terra Santa. Che nostra Signora, Regina della Palestina, ci aiuti.

 

Nella sua attività e nei suoi documenti ufficiali, tutta l'azione della Santa Sede appare basata su principi che possono essere riassunti come segue :

- rispetto dei diritti umani

- libertà di coscienza e di religione

- ripudio della guerra e del terrorismo per risolvere le dispute fra le nazioni

 

Questa è anche la linea seguita dalla Santa Sede nel conflitto Israele-Palestinese: ogni popolo ha diritto alla dignità, giustizia e pace, alla autodeterminazione e alla sicurezza. Questi diritti si applicano ad entrambe le parti.

 

Come la comunità internazionale, la Santa Sede non ha mai accettato l'annessione di territori con la forza e ha sempre invitato le parti a negoziare. La conclusione della Conferenza di Madrid nel 1991 ha permesso alla Santa Sede di stabilire l'Accordo Fondamentale con Israele nel Dicembre 1993, che è stato seguito dalla apertura delle relazioni diplomatiche, ed è stato anche raggiunto un Accordo Base con l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (PLO). Alla Santa Sede sta particolarmente a cuore la difesa della libertà di religione e di culto in Medio Oriente, che essa concepisce come questioni di natura morale e religiosa soggette al diritto internazionale.

 

La Santa Sede ha sempre cercato di assicurare che i Cristiani non vivano in un "enclave" ma come parte della società in generale.

 

A questo punto dobbiamo prestare attenzione ad un elemento estremamente importante per raggiungere la pace: il dialogo fra le differenti religioni. La Santa Sede ha spesso incoraggiato il dialogo, secondo quanto ha ripetuto, durante il Suo pellegrinaggio in Terra Santa, Sua Santità Giovanni Paolo II e cioè che ogni tipo di estremismo religioso usato per giustificare atti di segregazione o di violenza - come i mostruosi eventi di New York e più tardi in Inghilterra e Spagna - non è altro che una perversione della religione e come tale deve essere condannato. Dobbiamo considerare gli altri compagni di viaggio, con cui unire le forze per costruire una società e un mondo in cui tutti possiamo vivere. Questo principio riveste una importanza universale, dato che le tre religioni monoteistiche sono presenti in tutte le parti del mondo. Per questa ragione, ha detto il Papa, il Medio Oriente dovrebbe essere una specie di laboratorio per il dialogo inter-religioso. Potremmo a tale proposito notare che tale dialogo si svolge con successo a Roma, ma meno nei luoghi in cui dovrebbe essere principalmente praticato.

 

La risoluzione delle Nazioni Unite N°181 del 29 Novembre 1947 stabiliva che uno speciale regime - un "corpus separatum" - avrebbe dovuto essere creato per la città di Gerusalemme. Oggi la Santa Sede ha optato per uno "statuto garantito internazionalmente" al fine di salvaguardare il carattere unico dei Luoghi Santi nella città, che sono preziosi per tutte e tre le religioni monoteistiche.

 

In sintesi la Santa Sede prende in considerazione :

a) gli aspetti politici, che dovrebbero essere oggetto di negoziazioni bilaterali fra Israeliani e Palestinesi, sulla base delle Conferenze e Risoluzioni internazionali;

b) gli aspetti religiosi e culturali della Città, che includono i luoghi (santuari, siti archeologici) e i gruppi di persone che ad essi si dedicano, al fine di evitare ogni sopraffazione da parte di chi detiene il potere politico;

c) è importante assicurare espressamente il diritto dei Pellegrinaggi ai Luoghi Santi, da parte dei fedeli di tutto il Mondo.

 

" Noi dobbiamo enfatizzare la necessità della Preghiera, perché la Preghiera mette in moto e purifica le energie misteriose che influenzano la Storia. La Storia non consiste solo di economia, politica e fattori sociali; c'è un altro elemento: la Preghiera. Come può un politico serio, un uomo serio, ignorare tale fattore significativo ? Come può ignorare la energia dello Spirito che guida la Storia verso un mondo di unità, pace, giustizia e grazia ? " (Prof. La Pira).

 

Possa la vostra appartenenza al nostro Ordine essere di beneficio per la vostra vita spirituale, facendo crescere quel prezioso dono della fede che Dio così gratuitamente ci dispensa e su cui dobbiamo costruire la nostra perfezione spirituale e la nostra salvezza.

 

Il ritiro da Gaza e la nuova situazione politica in Palestina sembrano mostrare una più precisa volontà di affrontare il futuro della Terra Santa, secondo i desideri di noi tutti.

Preghiamo perché questo processo di pace continui.

                                                                                                                                  Cardinale  Carlo Furno

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Fonte : brano tratto dalla rivista ANNALES Ordinis Equestris Sancti Sepulchri Hierosolymitani , N° IX , anno 2004-2005.

 

 

 

 

 

 


 

 

 

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