Ordine Equestre del  Santo Sepolcro di Gerusalemme

 

LUOGOTENENZA PER L'ITALIA MERIDIONALE TIRRENICA


  Organizzazione generale OESSG Sintesi delle Disposizioni Operative contenute nelle Direttive per il rinnovamento dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme in vista del Terzo Millennio.

prima pagina  

 

 

 

 

 

 

SINTESI DELLE DISPOSIZIONI OPERATIVE

 

CONTENUTE NELLE DIRETTIVE

 

PER IL RINNOVAMENTO

DELL'ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO DI GERUSALEMME

 

IN VISTA DEL TERZO MILLENNIO

 

Dicembre 2000

 

 

Giubileo del 2000.

 

 

 

 

 

PREMESSA

 

 

 

L'IDENTITA' DELL'ORDINE

 

 

Descrizione giuridica dell'Ordine

L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è una associazione di fedeli stabilita in base al diritto canonico, cui è stata affidata dal Santo Padre la missione speciale di assistere la Chiesa di Terra Santa e di rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana. esso è retto dalle norme comuni del diritto canonico, dalle disposizioni ecclesiastiche particolari e da quelle del suo Statuto.

L'Ordine è persona giuridica di diritto canonico, come dalle Lettere Apostoliche di Sua Santità Pio XII del 14 settembre 1949 e di Sua Santità Giovanni XXIII dell'8 dicembre 1962, nonché persona giuridica vaticana, come dal Rescritto di Sua Santità Giovanni Paolo II del 1 febbraio 1996.(1)

 

L'Ordine come una Associazione laica di fedeli

Da un punto di vista giuridico l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è un'associazione di fedeli laici aperta anche agli ecclesiastici. Più precisamente è un'associazione nell'ambito della Chiesa, un'associazione di fedeli, cioè  " di coloro che, essendo stati incorporati a Cristo mediante il battesimo, sono costituiti popolo di Dio e perciò, resi partecipi nel modo loro proprio dell'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, sono chiamati ad attuare, secondo la condizione propria di ciascuno, la missione che Dio ha affidato alla Chiesa da compiere nel mondo ".(2)

L'Ordine ha tutti questi elementi in comune con altre associazioni di fedeli secondo le norme generali e il diritto canonico della Chiesa. D'altra parte la sua storia, le sue finalità, la sua struttura e la sua spiritualità conferiscono all'Ordine caratteristiche particolari che lo distinguono da altre associazioni di fedeli.

 

L'esortazione apostolica Christifideles laici di Giovanni Paolo II indica i criteri di ecclesialità di tali associazioni laiche, cioè i criteri che definiscono le associazioni della Chiesa e nell'ambito della Chiesa.

Essi sono:

- "il primato dato alla vocazione di ogni cristiano alla santità", per cui le associazioni debbono essere "strumenti di santità" per i loro membri;

- "la responsabilità di confessare la fede cattolica", per cui ogni Associazione deve essere "luogo di annuncio e di proposta della fede e di educazione ad essa nel suo integrale contenuto";

- "la testimonianza di una comunione salda e convinta" con il Papa e con il Vescovo della Chiesa locale, "espressa anche attraverso la leale disponibilità ad accogliere i loro insegnamenti dottrinali ed orientamenti pastorali";

- "la conformità e la partecipazione alle finalità apostoliche della Chiesa", per cui tutte le associazioni sono chiamate ad uno slancio missionario che le renda "sempre più soggetti di una nuova evangelizzazione";

- "l'impegno di una presenza nella società umana che, alla luce della dottrina sociale della Chiesa, si ponga a servizio della dignità integrale dell'uomo". (3)

 

L'Ordine come una pubblica associazione internazionale di fedeli

L'Ordine Equestre del Santo sepolcro di Gerusalemme è stato costituito dalla Santa Sede ed ha ricevuto dal Santo Padre una particolare missione (4); esso è, in base al Canone 312 § 1 del diritto canonico, una pubblica associazione di fedeli.

Solo la Santa Sede è competente ad erigere associazioni pubbliche, universali ed internazionali di fedeli. Poiché i suoi Membri sono diffusi al di là delle frontiere nazionali e diocesane e possiede uno Statuto approvato e promulgato dalla Santa Sede, l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è chiaramente un'associazione pubblica, internazionale di fedeli.

 

 

 

 

IL RUOLO DELL'ORDINE NELLA SOCIETA' DI OGGI

 

 

 

IL MANDATO ATTUALE DELL'ORDINE

 

Lo speciale mandato affidato dal Santo Padre all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è quello di rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana e sostenere la presenza cristiana in Terra Santa. Possiamo dire che il Papa ha restituito all'Ordine la sua funzione primitiva con la grande differenza che i mezzi non sono più la forza delle armi, ma quella dell'aiuto fraterno ai cristiani di Terra Santa. Spiritualmente continuiamo ad essere Cavalieri del Santo Sepolcro.

 

 

 

LA SPIRITUALITA' DELL'ORDINE

 

La centralità della Resurrezione

Il nome stesso dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme indica il punto centrale della sua spiritualità - il Sepolcro del Signore - luogo dove viene celebrata in modo speciale la gloria della resurrezione. Le parole del Concilio Vaticano II sembrano scritte quasi appositamente per i membri dell'Ordine : " ogni laico deve essere davanti al mondo un testimone della resurrezione e della vita del Signore Gesù ed un segno del Dio vivo ". (5)

Alla luce di queste parole i Cavalieri e le Dame dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro - della Resurrezione ! - dovranno trarre una speciale fierezza dalla loro appartenenza a questa santa Milizia.

 

Miles Christi

Nei giorni tumultuosi di secoli da molto tempo trascorsi, proclamarsi " Miles Christi " , cioè soldato di Cristo, aveva una speciale attrattiva. I primi Cavalieri non esitavano a dare la propria vita per la difesa e la custodia del Santo Sepolcro in una testimonianza silenziosa ma eloquente del fatto fondamentale della nostra fede, la Resurrezione di Gesù Cristo Nostro Signore, e per proteggere la presenza della Chiesa e dei cristiani nella Terra Santa.

Il Cavaliere si impegnava ad una fedeltà generosa nel tener fede ai propri doveri di cristiano e all'assistenza temporale, per amore di Cristo Risorto, vincitore del peccato e della morte, a favore di coloro che professavano la fede cristiana in una terra devastata dalla guerra e cosparsa di lacrime.

Il Cavaliere e la Dama oggi debbono essere sempre "soldati di Cristo", nella loro vita spirituale quotidiana, affrontando con la parola e con la testimonianza personale i molteplici problemi del mondo moderno.  Essi non combattono per il possesso di una città in particolare ma per l'anima del mondo stesso.

Il campo di battaglia è più ampio e coperto di molte più vittime innocenti bisognose del nostro aiuto di quanto il buon crociato potesse immaginarsi. Il coraggio e la perseveranza richiesta dalle lotte di oggi sorpassano di molto quella dei tempi passati.

 

L'impegno del Cavaliere e della Dama oggi

Oggi il senso di impegno che nasce dalla nostra fede battesimale ci spinge in primo luogo " alla riscoperta del battesimo come fondamento dell'esistenza cristiana " (6), ad essere testimoni espliciti della nostra fede, in una continua formazione attraverso " uno studio dettagliato del Catechismo della Chiesa Cattolica, per illuminare le (nostre) coscienze " e nel continuo progresso per una più approfondita conoscenza di Gesù Cristo e della sua Chiesa (7).

Questo è il modo di far sì che le parole degli Atti degli Apostoli divengano una realtà : " ... sarete miei testimoni in Gerusalemme, attraverso la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra " (At. 1,8).  Le parole di Paolo VI sono ancora rilevanti : " L'uomo moderno fa più attenzione ai testimoni che ai maestri; e se ascolta i maestri, lo fa perché essi sono anche testimoni " (8).

Essere testimoni è la manifestazione esterna della loro adesione a Cristo, attraverso la fede, come pure una testimonianza di carità e di speranza al servizio dei nostri fratelli e sorelle.  Diceva Seneca : " longum iter est per praecepta, breve et efficax per exempla " (a Lucillo, 6,5) : " lunga è la strada dei precetti, breve ed efficace quella degli esempi ".

 

Pellegrinaggi in Terra Santa

Un pellegrinaggio al Santo Sepolcro di Nostro Signore ed alla Terra Santa rappresenta un obbligo morale che ogni Cavaliere ed ogni Dama deve assolvere, con l'aiuto di Dio, almeno una volta nella propria vita.

Il pellegrinaggio ci aiuta ad avere una migliore comprensione del significato delle nostre vite come " pellegrinaggio di fede " e a comprendere il loro fondamento nella Resurrezione del Signore; esso ci fa più ricettivi di una reciproca comprensione ecumenica e caritativa con i nostri fratelli e sorelle nella fede e ci ricorda che " la Via della Croce " è una via di vita e speranza.

Il pellegrinaggio al Sepolcro di Nostro Signore ed agli altri Luoghi Santi è anche un atto di solidarietà con i nostri fratelli di Terra Santa.  La nostra presenza fra loro è un incoraggiamento al popolo cristiano, una minoranza in quella terra che vive in mezzo a tanti problemi, pressioni e difficoltà.

La fede approfondita e la nuova esperienza compiuta sulla terra della Bibbia e sul popolo che vi abita offre ai pellegrini il modo di dare una particolare testimonianza a coloro con cui viviamo ed operiamo.

 

Devozione alla Vergine Maria

La filiale devozione alla Beata Vergine Maria dovrà essere una caratteristica speciale di ogni membro dell'Ordine.

Così come la fede di Maria, Madre di Gesù, illuminò il cammino percorso dai primi discepoli, così essa dovrà illuminare anche il cammino seguito da ogni membro dell'Ordine.

Maria " modello di fede vissuta " (9) è la donna docile alla voce dello Spirito, " donna del silenzio e della speranza " (10), soprattutto come figlia prediletta del Padre " Ella è l'esempio perfetto di amore sia verso Iddio che verso il prossimo " (11).

 

Pace , ecumenismo e giustizia

Ogni membro dell'Ordine deve essere, nella società, un catalizzatore ed un fermento per promuovere la ricerca della pace e l'unione dei cristiani in Terra Santa, il suolo sacro che la Chiesa ha specialmente affidato all'Ordine.

Questo è " il punto di vista ecumenico " richiesto da Papa Giovanni Paolo II nella preparazione al Giubileo dell'Anno 2000 (12).  Questo impegno, sempre valido, richiede che ciascun membro dell'Ordine operi attivamente ed interessi la società, nel senso più vasto della parola, a difendere il diritto di ogni popolo a vivere in pace e a difendere i diritti della Chiesa, come messaggero di pace e di giustizia tra i popoli.

Il Cavaliere e la Dama del Santo Sepolcro rimane per sempre il " Miles Christi " impegnato costantemente nella lotta per dare forma al mondo moderno e collaborare al continuo lavoro divino della creazione.

 

 

 

IL SOSTEGNO ALLA PRESENZA CRISTIANA IN TERRA SANTA

 

Le dimensioni del mandato dell'Ordine

Sostenere la presenza cristiana in Terra Santa significa sia appoggiare l'esistenza delle Comunità cristiane - la Chiesa - viventi in Terra Santa, sia recare testimonianza dei valori cristiani in quella Regione. Per "Terra Santa" si intende tutto il territorio designato come "Terra Promessa" ed associato in particolar modo alla vita e all'insegnamento di Gesù.

 

Il ruolo dell'Ordine

La carità dell'Ordine si estende a tutti coloro che sono nel bisogno, senza differenza di fede e confessione religiosa e si esercita secondo le direttive del Gran Magistero.

 

Le opere dell'Ordine in e per la Terra Santa

Gli scopi dell'Ordine in Terra Santa riguardano sia attività di assistenza e di sviluppo, sia sostegno caritativo per i giovani, gli handicappati, gli anziani e gli emarginati, sia opere di assistenza allo sviluppo, attraverso l'istruzione, come pure la difesa dei diritti della Chiesa, della libertà di culto, la promozione dell'ecumenismo, la difesa delle minoranze etniche, la ricerca della giustizia e della pace. L'Ordine cerca di interessare i cattolici e gli altri cristiani nel mondo al sostegno delle sue attività e dei suoi fini in Terra Santa, in spirito di unione e di carità.

 

Aiuto materiale

In aggiunta all'impegno della crescita spirituale dei propri membri (finalità comune a quella delle altre Istituzioni e/o Associazioni di fedeli praticanti ed impegnati al servizio della Chiesa), il Santo Padre ha assegnato all'Ordine lo specifico compito di provvedere al sostegno economico di tutte le iniziative, necessarie a mantenere viva la presenza delle comunità cristiane in Terra santa.

in particolare l'Ordine provvede al sostegno materiale delle strutture operative del Patriarcato Latino di Gerusalemme, per il quale costituisce la principale fonte di finanziamento.

in particolare l'Ordine provvede al sostegno materiale delle strutture operative del Patriarcato Latino di Gerusalemme, per il quale costituisce la principale fonte di finanziamento.

Questo aiuto materiale proviene quasi esclusivamente dalla carità che ogni appartenente all'Ordine si è impegnato a devolvere con continuità nel corso della propria vita alle necessità della Terra Santa.

Poiché oggi questo impegno economico è rilevante e richiede una precisa pianificazione, è indispensabile che ciascuna Luogotenenza assuma ogni anno un preciso impegno sull'ammontare dei contributi che potranno essere inviati al Patriarcato attraverso il Gran Magistero dell'Ordine.  E' opportuno che queste informazioni di impegno caritativo vengano comunicate ai candidati all'ammissione, poiché siano correttamente informati e consapevoli di questo importante compito al quale sono chiamati a fornire il proprio contributo.

 

L'aiuto materiale dell'Ordine in Terra Santa è particolarmente indirizzato al sostegno finanziario delle attività istituzionali del Patriarcato Latino di Gerusalemme (pastorale, mantenimento del clero, Seminario, costruzione e manutenzione di edifici parrocchiali e scolastici, finanziamento delle scuole).

L'assistenza dell'Ordine comprende l'appoggio finanziario per la costruzione, restauro e funzionamento di altre Chiese e Santuari, Istituzioni educative, Centri di formazione, residenze per sacerdoti e religiosi, Istituti per l'infanzia, alloggi per gli anziani e gli handicappati, istituzioni sanitarie e di servizio sociale.  L'Ordine sostiene anche progetti e programmi di sviluppo umano quali alloggi, concessione di borse di studio e di piccli prestiti per inizio attività lavorative ed altre opere sociali.

 

 

 

LA RESPONSABILITA' SOCIALE DEI MEMBRI DELL'ORDINE OGGI

 

Le sfide della moderna società

Lo sviluppo di una società multiculturale, la secolarizzazione della vita pubblica, le minacce sempre crescenti all'istituto del matrimonio e, per conseguenza, alla famiglia, la disoccupazione di lunga durata, la disintegrazione economica della società, la crisi dei sistemi di sicurezza sociale, la globalizzazione dell'economia mondiale, la bioetica e la biotecnologia, le emigrazioni e l'ecologia: questi sono alcuni dei grandi problemi della società moderna all'inizio del nuovo millennio.  Di quali mezzi il cristiano impegnato può disporre per analizzare tutti questi problemi ed operare attivamente per trovare per essi una soluzione cristiana ?

 

Il bene comune

Essenziale per la società è la ricerca del bene comune. Il bene comune comprende l'assieme di quelle condizioni di vita sociale che facilitano ai gruppi e a ciascuno dei suoi membri il raggiungimento in modo più completo della propria perfezione.  Esso è guidato nei suoi principi fondamentali dalla legge eterna ed esige che i cittadini compiano il loro dovere e contribuiscano a tale bene; esso deve essere la preoccupazione degli statisti. Il bene comune è fondamentale per la vita politica veramente umana ed è fonte dei diritti primordiali e propri dello Stato. Esso esige uguaglianza giuridica dei cittadini, consacra i diritti e i doveri della persona umana; e non è mai lecito anteporgli la propria utilità (Conc. Vat. II, passim).

 

La dottrina sociale cattolica

In tutti i punti sopra menzionati l'autorevole insegnamento del Santo Padre e della Chiesa sono della massima importanza. La dottrina sociale cattolica fornisce una chiara e concreta forza propulsiva per la soluzione di tutti questi problemi, sia nei vari campi della scienza e della tecnologia, sia nella sfera privata della vita umana. 

Essa indica tre armi per questa lotta: il primato della persona umana, la priorità del bene comune ed il riconoscimento della creatura chiamata ad aiutare Dio nell'opera della creazione.

 

La persona umana

Lo sviluppo turbinoso dell'economia e della tecnologia ha reso assai arduo, per il singolo individuo e per i loro governi, risolvere i nuovi problemi  morali che si sono andati ponendo. In questa situazione generale di mancanza di una "bussola" morale, la necessità di un sistema di valori e di norme con una solida fondazione metafisica è vivamente sentita.

Senza di esso la comunità umana è destinata a degenerare in un campo di battaglia di egoismi individuali e collettivi in conflitto, oppure nel disastro di una dittatura che stabilisce regole obbligatorie in tutti i campi dell'esistenza.

In un mondo che è affascinato dal potere economico e dal progresso tecnico, la subordinazione della dignità dell'essere umano alle necessità e alle leggi dell'economia è divenuta una tentazione fondamentale. Soltanto considerando l'uomo come figlio di Dio, l'individuo può essere liberato da queste restrizioni che le forze economiche e tecnologiche hanno loro imposto. Senza un'adesione totale al primato della persona umana la lotta per la dignità umana ed i diritti dell'uomo sono destinati alla lunga ad andare ad essere perdute.

 

 

 

DISPOSIZIONI RICHIESTE AI MEMBRI DELL'ORDINE

 

Oltre alla priorità dell'impegno caritativo verso la Terra Santa, la vita di ogni membro deve apportare una speciale testimonianza al mondo. Come le loro mancanze discreditano anche la Chiesa così i loro successi rendono gloria a Dio.

Essere membri dell'Ordine presume una precisa volontà di sviluppare ed approfondire le tre virtù caratteristiche dell'Ordine: zelo alla rinuncia in mezzo a questa società dell'abbondanza, generoso impegno per i deboli e i non protetti, e la lotta coraggiosa per la giustizia e per la pace.

 

Zelo alla rinuncia in mezzo ad una società di abbondanza

I membri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme praticano forme specifiche di disciplina e di testimonianza cristiana: la disposizione interna di distacco, la volontà di subordinare i loro interessi personali ai bisogni degli altri ed al bene comune ed una rimarchevole generosità nella utilizzazione a favore degli altri delle loro risorse materiali e spirituali, talenti, influenze, tempo ed energia.

 

Generoso impegno verso i più deboli e gli indifesi

I membri dell'Ordine hanno un obiettivo speciale di interesse cristiano e di apostolato: l'assistenza morale, materiale e spirituale, l'appoggio ai poveri, a coloro che non abbiano risorse, mezzi, strumenti per farsi sentire, a coloro che sono oppressi, a coloro che non abbiano la possibilità di difendere se stessi ed i propri diritti.

 

Lotta coraggiosa per la giustizia e per la pace

I membri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme sono chiamati a svolgere attività specifiche che comprendono l'educazione, la diffusione di informazioni, la promozione di una pubblica consapevolezza per il riconoscimento e la difesa della dignità umana di ogni persona, il rispetto per i fondamentali ed inalienabili diritti dell'uomo, l'eguale giustizia sotto la legge, la libertà, l'assenza di discriminazioni, la sicurezza, lo sviluppo umano ed un'adeguata qualità della vita.

 

 

 

REQUISITI DEI CANDIDATI PER L'AMMISSIONE ALL'ORDINE

 

I candidati all'ammissione nell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme devono distinguersi per la pratica assidua della fede cristiana, per la loro esemplare condotta morale, per il loro impegno nelle attività della Chiesa a livello parrocchiale e diocesano, per la loro volontà di impegnarsi in opere di apostolato laico proprie dell'Ordine al servizio della Chiesa, per il loro spirito ecumenico, per il loro attivo interesse per i bisogni e i problemi della Terra Santa.(13)

I candidati si obbligano con nuovo vincolo personale a tale attività missionaria alla quale li abilita il sacramento del Battesimo ed in particolare della Cresima.

La personalità del futuro membro dell'Ordine, sia esso Cavaliere o Dama, dovrà essere caratterizzata non solo da una vita specchiata ma anche da una sua visibile testimonianza di impegno laico cristiano nelle attività della chiesa locale, a livello diocesano o parrocchiale, e nelle opere di solidarietà e di volontariato.

 

L'ammissione all'Ordine non dovrà essere subordinata alle attese di possibili donazioni che il candidato potrebbe fare; vi sono infatti potenziali membri dell'Ordine che, per la loro modesta condizione sociale, potrebbero partecipare solo limitatamente alle attività caritative ella Luogotenenza, ma sarebbero in grado di dare molto in opere di sostegno alle attività delle Sezioni e Delegazioni locali.

 

Si tratta comunque di eccezioni che non devono costituire norme, in quanto se entrassero a far parte dell'Ordine solamente membri non in grado di assumere l'impegno caritativo, l'Ordine non potrebbe assolvere il compito istituzionale affidatogli di provvedere al sostegno materiale del Patriarcato Latino di Gerusalemme e delle altre iniziative a favore delle comunità cristiane di Terra Santa.

Nessuno dovrebbe proporsi o essere proposto quale candidato solamente in quanto consorte, congiunto o stretto amico di altro membro, ma per la sua sincera aspirazione ad entrare nell'Ordine per contribuire al raggiungimento degli obiettivi "statutari" dell'Ordine.

 

Il candidato sarà informato dell'accettazione della candidatura solo dopo che il Priore ed il Luogotenente abbiano accertato la validità dei requisiti richiesti ed inizierà il periodo di formazione. Solo dopo aver terminato in modo positivo il periodo di formazione, la pratica per l'ammissione all'Ordine potrà essere formalmente istruita.

 

Ai candidati sarà richiesto di formulare per iscritto il loro desiderio di entrare nell'Ordine e la loro disponibilità ad accettare tutti gli impegni e le obbligazioni che la qualità di membro comporta, specialmente quelle verso la Terra Santa.

 

Il periodo di preparazione

Tutti i Candidati all'Ordine dovranno compiere un periodo di formazione ed essere seguiti da un Cavaliere o da una Dama, possibilmente con l'assistenza di un ecclesiastico.

Essi devono cominciare con la partecipazione ai diversi eventi organizzati dalla Luogotenenza, in modo da approfondire la loro conoscenza dell'Ordine e delle finalità che esso si prefigge, giungendo così all'investitura con la consapevolezza di ciò che significa essere Cavaliere o Dama del Santo Sepolcro e di quella che è la sua posizione nella Chiesa e nella società odierna.

 

Poiché non sempre e non in tutte le Sezioni e Delegazioni delle Luogotenenze si può contare sulla disponibilità di un Cavaliere o di una Dama che abbiano una approfondita preparazione e conoscenza di tutti gli aspetti che caratterizzano l'impegno dell'appartenenza all'Ordine, dell'interpretazione dello Statuto, dell'organizzazione e della struttura operativa dell'Ordine, si ritiene opportuno che ogni Luogotenenza organizzi corsi di formazione annuali per gli ammittendi, tenuti da qualificati relatori, in grado di garantire una completa informazione.

 

 

 

 

LE LUOGOTENENZE AL SERVIZIO DELL'ORDINE

 

 

L'attività delle Luogotenenze è essenziale nel quadro generale della vita dell'Ordine del Santo Sepolcro e del perseguimento degli ideali e delle finalità che esso si propone.  La vita dell'Ordine si realizza nella Luogotenenza.  La Luogotenenza è il luogo dove i futuri membri sono reclutati e formati, dove la spiritualità dell'Ordine è sostenuta, dove l'Ordine si rinnova nella fraternità e nella carità che lega assieme i membri della Luogotenenza stessa, dove la testimonianza dei membri dell'Ordine appare in tutta la sua luce nella società nella quale essi vivono.  Le Luogotenenze godono necessariamente di un alto livello di autonomia tenendo conto specialmente delle diverse realtà sociali ed economiche in cui esse operano.  Principio questo riconosciuto dallo stesso Statuto dell'Ordine (14).  Le Luogotenenze, beninteso, sono e rimangono una parte subordinata di una più larga realtà che è l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.  L'Ordine, esteso in tutto il mondo, costituisce un corpo solo guidato da una autorità centrale, il Gran Maestro, nominato dal Santo Padre ed assistito dal Gran Magistero.

E' dovere e responsabilità del Gran Magistero adottare provvedimenti ed emanare direttive applicabili a tutte le Luogotenenze allo scopo di assicurare l'unità di intenti e di azione dell'Ordine.  Nello stesso tempo è dovere e responsabilità delle Luogotenenze cooperare e reagire positivamente a questi provvedimenti e direttive intesi a garantire l'unità dell'Ordine.

 

 

 

 

RESPONSABILITA' E COMPITI DEL LUOGOTENENTE

 

 

A ciascun Luogotenente, assistito dal Gran Priore e dai Membri del Consiglio di Luogotenenza, dai Presidi/Delegati e Priori locali, incombe una serie di responsabilità per la vita della Luogotenenza.

Oltre quelle che riguardano la selezione dei nuovi membri, la formazione continua e quelle legate all'attività caritativa verso la Terra Santa che sono prioritarie rispetto alle altre, ogni Luogotenente è responsabile per:

- la crescita morale della Luogotenenza ad esso affidata; questa responsabilità ha carattere primario ed è premessa indispensabile ad ogni altra attività di ordine caritativo, organizzativo o assistenziale;

- la promozione di una migliore conoscenza dell'Ordine nella società in cui la Luogotenenza opera;

- l'instaurazione o, nella maggior parte dei casi, il rafforzamento dei rapporti fra la Luogotenenza e il Vescovo locale, assicurando la partecipazione dei Cavalieri e delle Dame alle iniziative di apostolato e caritativo nell'ambito diocesano.  In ogni caso, offrendo al Vescovo locale la loro disponibilità al servizio della Chiesa;

- la crescita della Luogotenenza anche sotto l'aspetto quantitativo, riesaminando criticamente i propri metodi di reclutamento ed i criteri di selezione.

 

Assicurare una adeguata direzione della Luogotenenza

Il Luogotenente dovrà preparare i propri Confratelli ad assumere impegni specifici per il funzionamento della Luogotenenza ed assicurare un regolare avvicendamento dei Cavalieri e delle Dame in seno al Consiglio e nelle cariche previste dagli art.42 e 44 dello Statuto.  Avvicinandosi il termine del suo mandato (15), egli dovrà anche essere in grado, di intesa con il Gran Priore, di suggerire al Gran Maestro il nome di eventuali Candidati capaci e disposti a sostiturlo.

 

Sostenere la partecipazione attiva dei membri

Il Luogotenente dovrà promuovere la regolare revisione delle liste dei Cavalieri e delle Dame della Luogotenenza onde accertare le reali intenzioni di coloro che diano l'impressione, con il passare degli anni, di aver perso l'interesse per gli ideali e le attività dell'Ordine.  Questa revisione, che dovrà essere condotta secondo procedure raccomandate dal Gran Magistero, ed in ogni caso ispirate a criteri di discrezione e di cristiana carità, potrà concludersi, secondo i casi, con una formale esclusione dalle liste dell'Ordine (secondo le procedure dell'art.51 dello Statuto) o, più semplicemente, interrompendo ogni comunicazione con essi.

A questo riguardo è opportuno che ai membri dell'Ordine, che da tempo non frequentano e non assolvono l'impegno contributivo, venga inviata una lettera nella quale si richiede di voler indicare i motivi del mancato adempimento degli impegni assunti. In caso di mancata risposta o di risposta che adduca giustificazioni non valide, dovrà essere comunicato per iscritto che il mancato adempimento agli impegni assunti, non giustificato o senza validi motivi, costituisce, di fatto, la rinuncia all'appartenenza all'Ordine (equivalente alle dimissioni), interrompendo quindi ogni ulteriore contatto con l'interessato. L'elenco dei membri per i quali viene adottato questo provvedimento dovrà essere inviato ogni anno alla Segreteria del Gran Magistero.

 

Organizzazione dei Pellegrinaggi in Terra Santa

Il Luogotenente, sia personalmente sia attraverso un coordinatore di pellegrinaggi, da lui nominato, dovrà assicurare la corretta pianificazione, promozione, organizzazione e svolgimento di pellegrinaggi della Luogotenenza in Terra Santa.

Il pellegrinaggio oltre le visite al Santo Sepolcro ed altri Luoghi Santi ed al Patriarcato, dovrebbe prevedere il tempo necessario per contatti con la Chiesa locale, per es. una visita ad una parrocchia, una partecipazione ad una Messa domenicale seguita da un incontro con il parroco ed i parrocchiani, una visita all'Università di Bethlemme con incontri con i docenti e gli studenti.  Piccoli gruppi di pellegrini potrebbero visitare case di famiglie cristiane in una parrocchia o in una zona determinata.  E' opportuno che l'assistenza ed il consiglio del Patriarcato venga a tal fine richiesto.  Il Luogotenente dovrebbe servirsi di un'agenzia di viaggi e di guide consapevoli che il viaggio in Terra Santa è un pellegrinaggio e non un evento turistico e che siano in grado di assicurare i contatti con la Chiesa locale come più sopra suggerito.

 

Visita alla sede dell'Ordine

Sarebbe bene che ciascun Luogotenente facesse nel corso dei 4 anni del mandato almeno una volta una visita alla sede dell'Ordine per presentare al Gran Maestro un rapporto completo sullo stato della sua Luogotenenza e sullo svolgimento dei compiti che gli sono affidati.

 

Incontri regionali

Sono auspicabili incontri regionali fra Luogotenenti. Il Gran Magistero dovrà essere informato in anticipo ed invitato a farvisi rappresentare.

 

La selezione dei candidati

La responsabilità per la selezione dei candidati spetta primariamente ai Luogotenenti; essa viene esercitata in stretta collaborazione con i Gran Priori, con i membri del Consiglio di Luogotenenza e con i responsabili locali, laici ed ecclesiastici.

I Luogotenenti non devono limitarsi ad accertare i requisiti dei postulanti, ma si adopereranno per avvicinare le persone che, nel territorio della Luogotenenza, posseggono i requisiti morali, religiosi e professionali per entrare a far parte dell'Ordine.

 

La preparazione dei candidati e la formazione permanente dell'Ordine

I Luogotenenti e i Gran Priori, ciascuno nell'ambito delle rispettive funzioni, dovranno curare la preparazione dei candidati e la formazione permanente dei Cavalieri e delle Dame.

 

Contenuto e scopo della preparazione dei candidati

La preparazione non dovrà limitarsi alla partecipazione ad attività religiose, ma dovrà iniziare il candidato alla conoscenza degli ideali di spiritualità che sono propri dell'Ordine, nonché del suo funzionamento.  Tale preparazione permetterà ai candidati, prima della loro decisione definitiva di entrare nell'Ordine, di conseguire una piena consapevolezza degli impegni che essi dovranno assumersi e della propria volontà di conformarvisi.  A tal fine, potrebbero essere proposti all'attenzione del candidato temi di studio come "La Chiesa ed i Luoghi Santi", "Il Patriarcato Latino di Gerusalemme", "L'organizzazione della Chiesa cattolica in Terra Santa", "Il pellegrinaggio in Terra Santa ed il suo significato spirituale" e "l'Ordine del Santo Sepolcro nella storia ed oggi", "La situazione attuale socio-economica e politica in Terra Santa", "Gerusalemme e la sua importanza per i cristiani", ed altri della stessa natura, come "le religioni in Terra Santa".

 

Argomenti significativi per la formazione permanente

In un quadro che riguarda sia l'impegno di apostolato, sia la formazione permanente dei Membri dell'Ordine per una maggiore consapevolezza della loro presenza nella vita della Chiesa, le Luogotenenze stesse come pure le Sezioni e le Delegazioni, in ogni caso con l'assistenza di ecclesiastici, dovranno farsi promotrici di iniziative atte ad intensificare tale formazione per mezzo di incontri, conferenze sull'approfondimento della vita cristiana, sulla conoscenza delle Sacre Scritture, sul Mistero della Resurrezione del Signore, sugli insegnamenti del Magistero della Chiesa, soprattutto le encicliche papali ed altri documenti recenti nonché la spiritualità e la storia dell'Ordine.

Le Luogotenenze inoltre dovranno promuovere attività di natura etica, culturale e religiosa, atte ad alimentare il dibattito ed illuminare l'opinione pubblica su problemi etici e sociali, quali quelli indicati nel capitolo "LA RESPONSABILITA' SOCIALE DEI MEMBRI DELL'ORDINE OGGI".

Schemi per le materie di approfondimento e di discussione dovranno essere preparati da esperti qualificati e distribuiti alle Luogotenenze.  Gli "Annales dell'Ordine" ed i Bollettini delle Luogotenenze potranno anche essere utilizzati come mezzi di formazione permanente.

(Anche in questo caso la Luogotenenza potrebbe organizzare una serie di incontri di preparazione e formazione, da tenersi regolarmente ogni anno con relatori qualificati e ben preparati sugli argomenti sopra indicati.

 

 

 

 

LA GESTIONE FINANZIARIA ED AMMINISTRATIVA DELLA LUOGOTENENZA

 

 

Premessa

Come già ripetutamente indicato l'Ordine rappresenta la principale e più consistente fonte di sostegno per il mantenimento della struttura operativa del Patriarcato Latino di Gerusalemme e per la realizzazione di iniziative necessarie a garantire una efficiente infrastruttura sociale di supporto alla vita delle comunità cristiane di Terra Santa.  Il Gran Magistero dell'Ordine ha il compito di analizzare ogni anno l'ammontare delle spese necessarie per la gestione corrente (sostentamento del clero, gestione delle Scuole, del Seminario, salario degli Insegnanti, assicurazione malattia per i Sacerdoti, etc.) e per gli interventi di carattere straordinario come i nuovi progetti da finanziare.  Il bilancio annuale di queste spese deve trovare copertura nell'ammontare delle oblazioni che le diverse Luogotenenze ogni anno raccolgono dai propri membri, ed inviano al Gran Magistero per l'inoltro al Patriarcato secondo i tempi e modalità previsti dal piano operativo.  Per consentire al Gran Magistero di pianificare e programmare l'ammontare ed i tempi di invio dei contributi è indispensabile che ciascuna Luogotenenza comunichi all'inizio di ogni anno l'ammontare dei contributi che ritiene di poter raccogliere e le date di invio di questi contributi.  Per assicurare la copertura di queste opere occorrerebbe che ogni appartenente all'Ordine fosse in grado di elargire un contributo caritativo annuale non inferiore all'ammontare globale del budget annuale del Patriarcato diviso per il numero degli appartenenti all'Ordine.

Poiché la capacità contributiva di ogni appartenente all'Ordine non è la stessa e può variare nel corso della vita, è compito e responsabilità di ciascuna Luogotenenza individuare all'interno della stessa coloro che avendo maggiori disponibilità possano coprire le minori capacità contributive di chi si trova in situazioni di difficoltà, e non è quindi in grado di elargire un contributo annuale adeguato alle necessità.

E' concesso alle Luogotenenze proporre iniziative caritative con finalità diverse a quelle indicate e concordate tra Patriarcato e Gran Magistero; queste potranno essere autorizzate solo dopo che sia stata assicurata la copertura totale del budget di gestione del Patriarcato e dei progetti prioritari approvati.  In questi momenti di particolare necessità è bene evitare di disperdere risorse non orientate alla copertura di impegni presi e di primaria necessità proprio per assicurare il bene delle popolazioni cristiane di Terra Santa.

 

Bilanci di previsione

Ogni Luogotenenza dovrà presentare al Gran Magistero, entro la fine di gennaio di ogni anno, un bilancio di previsione dell'ammontare delle donazioni che essa ritiene di poter mettere a disposizione dell'Ordine nell'anno in corso.  Tale documento, munito delle date in cui gli invii saranno presumibilmente effettuati, consentirà al Gran Magistero di valutare più accuratamente la natura e la consistenza economica dei propri interventi in Terra Santa.

 

Rapporti annuali

Lo Statuto dell'Ordine prevede che le Luogotenenze e le Delegazioni Magistrali, presentino al Cardinale Gran Maestro una relazione annuale che includa un dettagliato rapporto della loro gestione finanziaria ed amministrativa. (16)  Si raccomanda una formulazione standardizzata del rapporto annuale, da cui risulti l'ammontare delle somme raccolte per conto dell'Ordine e la loro destinazione: spese di amministrazione e segretariato, e risorse inviate al Gran Magistero secondo le varie rubriche (Spese Istituzionali, Progetti, Messe, Spese mediche e altre).

Le Luogotenenze promotrici di iniziative e progetti non concordati con il Gran Magistero, dovranno, in particolare, riferire sull'oggetto dell'intervento, sulle finalità del progetto e dell'Istituzione assistita, sul contesto socio-economico dell'intervento e sulla natura della fonte delle risorse utilizzate.

 

 

 

 

 

 

Note:

 

1 - Statuto dell'O.E.S.S.G., Titolo I - Art. 1.

2 - Codice di Diritto canonico, 204, § 1.

3 - Papa Giovanni Paolo II, Christifideles laici, 30.

4 - Statuto dell'O.E.S.S.G., Art. 2.

5 - Concilio Vaticano II, Lumen gentium, Capitolo IV, I Laici, 38.

6 - Papa Giovanni Paolo II, Tertio Millennio Adveniente, IV - b)Seconda fase, 41.

7 - Ibid, IV - b) Seconda fase, 42.

8 - Papa Paolo VI, Evangelii nuntiandi, 41.

9 - Papa Giovanni Paolo II, Tertio Millennio Adveniente, IV - b)Seconda fase, 43.

10 - Ibid, IV - b) Seconda fase, 48.

11 - Ibid, IV - b) Seconda fase, 54.

12 - Ibid, IV - b) Seconda fase, 41.

13 - Statuto dell'O.E.S.S.G., Premessa.

14 - Statuto dell'O.E.S.S.G., Titolo V - Articolo 37,4.

15 - Ibid, Titolo VI - Articolo 47,1.

16 - Ibid, Titolo V - Articolo 37,5.

 

 

 

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APPENDICE

 

 

Avvicendamento e durata delle cariche

L'impegno richiesto a coloro cui è stata conferita una carica (o a chi ha ricevuto un incarico) nell'ambito della struttura dell'Ordine non è di poco conto, in quanto non si tratta di un conferimento di un titolo onorifico, ma di uno specifico mandato di responsabilità operativa, avente lo scopo di sviluppare e far crescere l'Ordine secondo le linee indicate dalle Direttive, per il raggiungimento delle finalità statutarie e degli obiettivi di volta in volta assegnati.

Poiché lo spirito di servizio di una persona non può essere sollecitato oltre certi limiti temporali, e tenuto conto che la capacità innovativa e realizzativa nell'esercizio di una stessa responsabilità tende sovente col tempo ad affievolirsi, è indispensabile provvedere ad un avvicendamento nell'assegnazione di queste responsabilità.

L'avvicendamento rappresenta anche il mezzo per consentire ad altri membri dell'Ordine, che ne abbiano i requisiti e le capacità, di fornire il proprio contributo alla gestione dell'Ordine, apportando nuove energie essenziale per consentire all'ordine di mantenersi costantemente al passo con la rapida evoluzione delle situazioni e dell'ambiente in cui l'Ordine opera, e degli impegni che l'Ordine è chiamato ad assolvere con l'evolversi dei tempi.

Alla scadenza di ogni mandato relativo a cariche od incarichi (scadenze stabilite dallo Statuto), ed in assenza di una formale riconferma dello stesso, la carica (o l'incarico) è da considerarsi a tutti gli effetti scaduta.

La persona che la ricopriva può continuare a svolgere le mansioni inerenti ad essa (o l'incarico) solo "pro tempore" e sino alla nomina del successore.

Quanto sopra è applicabile anche per le scadenze degli incarichi relativi a membri di commissioni temporanee o permanenti.

 

Promozioni

La promozione al grado superiore rappresenta il riconoscimento dei meriti acquisiti da quegli appartenenti all'Ordine che nel corso della loro appartenenza attiva hanno dato particolare testimonianza di attiva partecipazione, di impegno operativo e di generosità caritativa, da portare ad esempio di comportamento agli altri appartenenti nell'ambito della Luogotenenza di appartenenza.

Come previsto dallo Statuto, di norma, la promozione non può essere proposta se non sono trascorsi almeno tre anni dal grado inferiore.

Proprio perché si tratta di un riconoscimento di meriti acquisiti non può essere presa in considerazione solo per criteri di anzianità di appartenenza, né può essere sollecitata dall'interessato.

La promozione deve essere proposta dal superiore gerarchico che, avendo una conoscenza globale del comportamento degli appartenenti alla propria giurisdizione territoriale, può valutare meglio di chiunque altro la scala di merito da attribuire ai propri membri.

La proposta di promozione deve essere obbligatoriamente corredata dall'attestazione dei meriti acquisiti.

La promozione dei gradi più elevati quali Commendatore con Placca ed in particolare quella di Cavaliere di Gran Croce deve essere valutata in base a quanto specificamente stabilito nell'Art.2 dell'Allegato A dello Statuto, tenendo quindi conto, oltre alle benemerenze acquisite, delle caratteristiche della persona che viene posta con la promozione a pari livello delle cariche della gerarchia Ecclesiastica cui compete il grado (il Grado di Commendatore con Placca è conferito agli Eccellentissimi Vescovi, mentre quello di Cavaliere di Gran Croce è conferito ad Eminentissimi Cardinali di S.R.C. ed ad altissime personalità civili e militari che abbiano acquisito speciali ed importanti meriti verso l'Ordine e le opere di Terra Santa).

Occorre comunque sempre tenere presente che a particolari benemerenze acquisite dagli appartenenti all'Ordine può essere dato riconoscimento, anziché attraverso una promozione, con la concessione della distinzione speciale della Palma di Gerusalemme nelle tre classi previste dallo Statuto.

 

Distinzioni Speciali

La Palma di Gerusalemme (d'oro, d'argento e di bronzo)

Viene conferita dal Cardinale Gran Maestro a persone di specchiata condotta morale particolarmente benemerite dell'Ordine o della Terra Santa, come previsto dall'Art.14 dello Statuto. Viene quindi anche conferita ad appartenenti all'Ordine che abbiano acquisito importanti e particolari benemerenze verso l'Ordine o la Terra Santa.

La Conchiglia del Pellegrino

E' concessa dal Cardinale Gran Maestro o dal Patriarca Latino di Gerusalemme a Cavalieri e Dame che abbiano compiuto un pio Pellegrinaggio in Terra Santa.

 

Le Decorazioni al Merito

Vengono concesse dal cardinale Gran Maestro (come stabilito dall'Art.13 dello Statuto) a persone di irreprensibile condotta morale particolarmente benemerite nella carità per la Terra Santa, anche se non possono assumere gli impegni che l'Investitura impone ai Cavalieri ed alle Dame.

 

Poiché il riconoscimento di merito agli appartenenti all'Ordine viene accordato attraverso le promozioni, le Distinzioni Speciali (o per casi particolari anche con attestati di benemerenza) non ha senso ricorrere alle concessioni di decorazioni al merito per chi già appartiene all'ordine.

Di norma la decorazione al merito (nella scala delle classi previste) deve essere proposta per dare un riconoscimento di meriti acquisiti a persone che non possono entrare a far parte dell'Ordine o perché di fede non cristiana o di confessione diversa da quella cattolica, o per altri motivi ostativi.

Qualsiasi proposta di conferimento di decorazione al merito o di distinzioni speciali da parte dei Luogotenenti o dai Delegati Magistrali deve essere accompagnata da una relazione che documenti i meriti che ne giustificano il conferimento.  In particolare per le decorazioni al merito, devono essere indicate le motivazioni per le quali la persona non può, o non desideri, assumere l'impegno di entrare a far parte dell'Ordine.

 

 

 

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INDICE

 

 

 

Premessa

 

 

L'IDENTITA' DELL'ORDINE

Descrizione giuridica dell'Ordine

L'Ordine come una Associazione laica di fedeli

L'Ordine come una pubblica associazione internazionale di fedeli

 

 

IL RUOLO DELL'ORDINE NELLA SOCIETA' DI OGGI

 

IL MANDATO ATTUALE DELL'ORDINE

 

LA SPIRITUALITA' DELL'ORDINE

La centralità della Resurrezione

Miles Christi

L'impegno del Cavaliere e della Dama oggi

Pellegrinaggi in Terra Santa

Devozione alla Vergine Maria

Pace, ecumenismo e giustizia

 

IL SOSTEGNO ALLA PRESENZA CRISTIANA IN TERRA SANTA

Le dimensioni del mandato dell'Ordine

Il ruolo dell'Ordine

Le opere dell'Ordine in e per la Terra Santa

Aiuto materiale

 

LA RESPONSABILITA' SOCIALE DEI MEMBRI DELL'ORDINE OGGI

Le sfide della moderna società

Il bene comune

La dottrina sociale cattolica

La persona umana

 

DISPOSIZIONI RICHIESTE AI MEMBRI DELL'ORDINE

Zelo alla rinuncia in mezzo ad una società di abbondanza

Generoso impegno verso i più deboli e gli indifesi

Lotta coraggiosa per la giustizia e la pace

 

REQUISITI DEI CANDIDATI PER L'AMMISSIONE ALL'ORDINE

Il periodo di preparazione

 

 

LE LUOGOTENENZE AL SERVIZIO DELL'ORDINE

 

 

RESPONSABILITA' E COMPITI DEI LUOGOTENENTI

Assicurare una adeguata direzione della Luogotenenza

Sostenere la partecipazione attiva dei membri

Organizzazione dei pellegrinaggi in Terra Santa

Visita alla sede dell'Ordine

Incontri regionali

La selezione dei candidati

La preparazione dei candidati e la formazione permanente dell'Ordine

Contenuto e scopo della preparazione dei candidati

Argomenti significativi per la formazione permanente

 

 

LA GESTIONE FINANZIARIA ED AMMINISTRATIVA DELLA LUOGOTENENZA

Premessa

Bilanci di previsione

Rapporti annuali

 

 

Appendice

 

AVVICENDAMENTO E DURATA DELLE CARICHE

 

PROMOZIONI

 

DISTINZIONI SPECIALI

La Palma di Gerusalemme

La Conchiglia del Pellegrino

 

LE DECORAZIONI AL MERITO

 

 

 

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    Beato Bartolo Longo

Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme ,

     Fondatore del Santuario di Pompei , in preghiera con il rosario .

Knight of the Equestrian Order of the Holy Sepulchre of Jerusalem 

 

 

 

 


Fonte :  Sintesi delle Disposizioni Operative contenute nelle Direttive per il Rinnovamento dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme in vista del Terzo Millennio, del Dicembre 2000.

 

 

 


 

 

 

 


 

 


 

 

 

OESSG

Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica

 

 

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